Nel Torinese nel 2010 la cassa integrazione è salita del 36%
Nei primi nove mesi del 2010 la Cassa integrazione, in provincia di Torino, è cresciuta del 36%. Il dato è stato diffuso oggi in occasione della conferenza stampa di fine anno del presidente, Antonio Saitta, il quale ha parlato di “andamento complessivamente negativo”. “La capacità di tutela legata agli ammortizzatori sociali concepiti per assorbire crisi congiunturali – spiega inoltre una nota della Provincia – si sta esaurendo piuttosto rapidamente, a fronte di una crisi strutturale di lunga durata e di prospettive di ripresa incerte”. Saitta, proprio per dare il segno delle difficoltà del momento, ha ospitato una delegazione dei lavoratori della sede torinese dell’Osc Service Center, la cui cassa integrazione scade a dicembre senza che siano in programma altri ammortizzatori sociali. I tre trimestri presi in esame hanno visto crescere il monte ore da 65 milioni a 89 milioni; i settori che se ne sono serviti maggiormente sono il metalmeccanico (54 milioni), il metallurgico e quello del commercio. Dal punto di vista della tendenza è proprio il commercio (+389%), insieme all’abbigliamento (+353%) a lanciare i “segnali più preoccupanti”. L’andamento della Cassa integrazione ordinaria mostra una contrazione (-48%) dovuta però solo al progressivo esaurimento della copertura. Ad aumentare, quindi, è la Cassa integrazione straordinaria (+310%), diventata, con i suoi 45 milioni di ore, l’istituto più utilizzato.