Fiat: firmata intesa Mirafiori; Marchionne, via nuova era
Per lo stabilimento di Mirafiori, “inizia una nuova fase della vita. E adesso faremo partire gli investimenti previsti nel minor tempo possibile”. Per Sergio Marchionne, amministratore delegato della Fiat, l’accordo firmato oggi dai sindacati (esclusa la Fiom) e dall’azienda, “è il miglior regalo di Natale che potessimo fare alle nostre persone. Ora – aggiunge – bisogna lavorare per realizzare il contratto collettivo specifico per la joint venture che consentirà il passaggio dei lavoratori alla nuova società Fiat-Chrysler”. La firma arriva dopo quasi sette ore di confronto all’Unione industriale di Torino, metà delle quali in “ristretta” (cioè con ogni sindacato rappresentato da due dirigenti) e riannoda il filo interrotto il 3 dicembre, quando la trattativa si ruppe. Nel rush finale sono state messe a punto le modifiche, dopo le osservazioni fatte dai sindacati, per quanto riguarda le pause, l’assenteismo, i turni di lavoro. La Fiom, come aveva annunciato nei giorni scorsi, non ha sottoscritto l’intesa: il segretario nazionale Maurizio Landini parla di “accordo vergognoso”.
Il ministro del Welfare Maurizio Sacconi fa osservare il duplice valore dell’accordo, “da un lato – sottolinea – esprime la volontà di Fiat Chrysler di realizzare un importante investimento a Mirafiori e, dall’altro, la volontà dei sindacati riformisti di accompagnare quest’intesa con la piena utilizzazione degli impianti e una migliore remunerazione del lavoro attraverso un contratto più vantaggioso”. “È un risultato importantissimo per tutta l’industria italiana”, commenta Gianfranco Carbonato, presidente dell’Unione Industriale di Torino”. “Mi sembra un accordo positivo, una Pomigliano migliore”, chiude Sergio Chiamparino, sindaco di Torino.