Mistero su uccisione sindacalista nel Cuneese
Per Mario Riu, sindaco di Caramagna (Cuneo) “è davvero un mistero, un giallo… ma tutti aspettiamo di sapere la verità…”. Parliamo della tragica fine di Angelo Lolli, sindacalista della Fiom in pensione di 59 anni, non è morto – come si credeva in un primo tempo – per un malore o per un incidente mentre andava per tartufi lunedì scorso. È stato ucciso con un colpo di fucile al petto. Lo ha scoperto l’autopsia sul cadavere coperto di lividi e di ferite: era stato trovato fra le colline di Langa, nelle acque gelide di un torrente che l’avevano trascinato per decine di metri. Un piccolo foro all’altezza del cuore. “Era un uomo impegnato, lavorava per il paese, per la comunità – dice il sindaco – escludo però la pista politica”.
Originario dell’Umbria Angelo Lolli si era trasferito nel 1971 in Piemonte, a Caramagna. Da qualche anno in pensione dedicava il suo tempo libero alla raccolta dei tartufi. Sposato senza figli e apparentemente ben voluto da tutti. Chi può averlo ucciso? Un mistero. I Carabinieri mantengono il più stretto riserbo. Hanno effettuato parecchie perquisizioni fra parenti e conoscenti del Lolli alla ricerca di elementi utili che portino a identificare l’assassino.