Mondovì, dopo dieci anni d’attesa apre Museo Ceramica
Il Museo della Ceramica di Mondovì, dopo un’attesa durata una decina d’anni, apre ufficialmente domenica prossima, a Palazzo Fauzone Circa 600 i pezzi esposti. Dietro la nascita del Museo c’è un risvolto umano perché da sempre è legato ad un nome che a Mondovì ha rappresentato la storia pluricentenaria dell’industria della ceramica: il dottor Marco Levi (1910-2001), ultimo proprietario e direttore della fabbrica “Vedova Besio e figlio”. Levi aveva a suo tempo acquistato da Carlo Baggioli la più ampia e ricca collezione di ceramiche del distretto monregalese e ne aveva fatto dono, insieme alla propria collezione, alla Fondazione, con lo scopo che venisse esposta in un museo, insieme a un campionario di strumenti produttivi salvati da vecchi edifici industriali in abbandono. Il Museo si propone anche di documentare una realtà industriale che coinvolse l’intero territorio e diede vita ad un grande patrimonio sociale ed umano che si sviluppò sino ad assumere importanza nazionale. La Richard Ginori, colosso industriale della ceramica, a fine Ottocento acquistò proprio a Mondovì uno stabilimento e ne fece un’industria.