Per il dottor Adriano Chiò, responsabile del centro ricerche sulla Sla dell’ospedale Molinette di Torino “sono le proteine cattive che non vengono espulse dalle cellule e che colpiscono altre cellule ad essere una delle cause della Sla…”.

La chiamano la malattia dei calciatori per l’alta incidenza che ha fra i giocatori professionisti. La Sla, Sindrome Laterale Amiotrofica, ora è un po’ meno misteriosa. Un gruppo di ricercatori italo-americani ha scoperto un gene che provoca questa malattia che porta alla perdita progressiva delle cellule nervose e quindi alla mancanza di controllo dei muscoli con difficoltà di movimento, linguaggio, deglutizione, respirazione, fino alla morte. 5mila gli italiani colpiti da questa malattia, decine i calciatori – fra questi Stefano Borgonovo che si è fatto paladino della lotta contro la Sla. Per combatterla si è impegnata anche la Federazione Gioco Calcio, oltre che tanti istituti di ricerca. La scoperta effettuata all’ospedale Molinette di To­rino e annunciata a Or­lando, in Florida, al Congresso mondiale sulla Sla è di grande valore: si è trovato il gene che provoca la malattia, ma i tempi per trovare la cura non saranno brevi: “Ci vorranno anni, inutile creare facili illusioni” afferma il dottor Chiò.

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