Morti tre fratelli nel Torinese, a ucciderli il monossido di carbonio
Ad ucciderli quasi sicuramente è stato il monossido di carbonio esalato da una vecchia caldaia da gasolio. I tre anziani fratelli Tamagnone sono morti così, quasi di sorpresa, mentre andavano a letto nella vecchia cascina di Riva presso Chieri, in provincia di Torino. Tommaso, 85 anni, Giuseppina 80 e Margherita 75 vivevano in un vecchio casolare nonostante si fossero fatti costruire una nuova villetta, proprio di fronte al fienile. Ma lì non ci erano mai andati ad abitare. Non si erano mai sposati, erano sempre vissuti insieme, in cascina e dormivano direttamente in cucina, forse per risparmiare sul riscaldamento.
A dare l’allarme un idraulico chiamato per un lavoro. Vedendo le luci accese e non ricevendo risposte, l’artigiano ha dato l’allarme e i Carabinieri, giunti sul posto, hanno fatto la macabra scoperta. Per i tre fratelli Tamagnone non c’era più nulla da fare. Erano morti forse già da domenica sera. Il medico legale prima di dare una risposta certa sulle cause della morte vuole aspettare gli esiti dell’autopsia, ma appare probabile che sia proprio l’avvelenamento da esalazioni di monossido di carbonio.