Hanno accoltellato a morte il rivale al termine di una lite davanti a un bar. Poi, inseguiti dagli amici della vittima, si sono barricati in casa e hanno chiamato i Carabinieri per farsi arrestare e sottrarsi al linciaggio.

Quella che si è consumata questa notte a Condove, paese della bassa valle di Susa a circa 30 chilometri da Torino, è stata una tragedia figlia di vecchie ruggini fra tre pregiudicati, noti nel posto soprattutto per le loro intemperanze.

Da una parte Andrea Santarpia, 38 anni, residente con lo zio a Caprie e da poco uscito dal carcere. Dall’altra i fratelli Nave: Alessandro, di 41 anni, e Dario, di 39, che abitano con il padre a pochi passi dal locale dove è avvenuta l’aggressione.

Secondo alcune testimonianze, a generare l’ostilità tra la vittima e i suoi aggressori furono questioni sentimentali: anni fa la ragazza che Santarpia frequentava lo lasciò per legarsi al figlio della compagna di Alessandro Nave. Da allora i tre si erano affrontati più volte in strada, l’ultima volta un mese fa. Il folle epilogo è arrivato poco dopo la mezzanotte.

Santarpia, accompagnato dalla fidanzata Patrizia, ha fatto irruzione nel parcheggio del bar e ha puntato la sua auto contro i due fratelli che stavano parlando davanti al locale, riuscendo solo a sfiorarli.

Ne è nata un’accesa discussione che ha avuto come testimoni le persone presenti fuori dal locale (una quarantina) e che è sconfinata ben presto in una colluttazione fra i tre. A quel punto uno dei due fratelli, probabilmente Alessandro (ma gli investigatori non hanno ancora confermato la circostanza) ha estratto un coltello da cucina lungo oltre 30 centimetri e ha colpito a più riprese Santarpia.

L’uomo è riuscito a parare alcuni fendenti con un braccio, ma è stato tramortito da un colpo all’inguine, che gli ha reciso di netto l’arteria femorale.

L’ambulanza ha trovato l’accoltellato ancora vivo, ma ormai il sangue che aveva perso era troppo: è morto durante il trasporto all’ospedale di Rivoli.

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