Crolla spesa famiglie torinesi -10% nei 6 mesi del 2010
Le famiglie torinesi rinunciano sempre più a viaggi e vacanze mentre restano stabili le spese per ricreazione e spettacoli (+2%).
Tengono anche l’alimentare e le spese per la salute. È del 10% il calo registrato nei primi sei mesi del 2010 dall’Osservatorio sulle spese delle famiglie torinesi indagine annuale della Camera di Commercio in collaborazione con Ascom e Confesercenti Torino (nel 2009 la flessione era stata del 3,6%). Un vero crollo che se confermato nel secondo semestre riporta ai valori del 2005, mentre Milano si conferma più ricca con un +10% di spesa media.
I comparti che hanno patito di più sono stati quello dei trasporti e comunicazioni (-20%) e quello dell’istruzione (-33%). I generi alimentari diminuiscono meno rispetto alla media (-8%), una tendenza contraria rispetto all’aumento avuto tra il 2008 e il 2009.
Un dato inedito riguarda la percezione della crisi. Alle domande “Quanto è variato il vostro reddito durante la crisi? Quanto è variata la capacità e la disponibilità di spesa?” le famiglie intervistate hanno fornito queste risposte: ben il 36% delle famiglie dichiara di aver subito una variazione del reddito ma oltre il 76% delle famiglie lamenta una diminuzione della capacità di spesa spesso anche a fronte di un reddito invariato. Solo il 2% dichiara di aver avuto un aumento di reddito che però solo per l’1% si trasforma in aumentata capacità di spesa.
Dalle interviste effettuate risulta che le rinunce proporzionalmente più elevate riguardano i mezzi di trasporto (60%), i prodotti tecnologici (33%), gli elettrodomestici (33%), il ristorante e la pizzeria (31% e 26% rispettivamente) e i locali di spettacolo (28%).
È in calo la spesa per l’equo e solidale e per i generi biologici. Si diffonde l’acquisto rateale mentre si riduce l’abitudine al pasto fuori casa.