Frode fiscale “Il Cambio” prosegue attività
Sono stati arrestati per la bancarotta documentale di cinque società A. R. uno dei più importanti e conosciuti albergatori italiani e il suo socio G. L. Il pm Giuseppe Riccaboni e i Carabinieri avrebbero accertato che si tratta di strutture create al solo scopo di riversare su di essi i debiti con l’erario (per un totale di circa 44 milioni di euro). Sono tutte fallite fra il dicembre del 2009 e lo scorso maggio. Gli investigatori stanno vagliando anche il ruolo di un avvocato greco che alla fine del 2008, si occupò del passaggio delle quote di quattro società a un gruppo di connazionali e del trasferimento della sede legale ad Atene: un espediente che non ha impedito al tribunale di Torino di dichiarare il fallimento.
I due sono stati interrogati questa mattina dal gip Francesca Christillin e hanno spiegato che la creazione delle società non serviva ad evadere il fisco: l’intenzione era solo di prendere tempo per potere attraverso la vendita di qualche bene ripianare i debiti non appena possibile.
La gestione degli hotel non viene contestata dagli inquirenti così come quella del ristorante. Molti dei bilanci sono stati controllati (così come la situazione patrimoniale delle persone interessate) e non sembra che siano emerse irregolarità.