Ancora polemiche sul grattacielo della Regione
Sul costoso grattacielo della discordia potrebbe ora decidere un referendum. Per spazzare via divisioni e polemiche il governatore del Piemonte Roberto Cota sta pensando alla possibilità di chiedere il parere dei cittadini su chi è favorevole e chi no alla maestosa opera. Un po’ come il nuovissimo grattacielo della Regione Lombardia a Milano ancora più alto dello storico Pirellone anche Torino da dieci anni vorrebbe un suo grattacielo di vetro e cemento per ospitare gli uffici della Regione. Progetto approvato dieci anni fa dalla giunta Ghigo confermato dal governatore Bresso ma ora il nuovo presidente il leghista Cota non appena gli hanno fatto vedere i costi e le parcelle milionarie già pagate vuol fermare tutto e capire se si tratti di cifre congrue. Tanto da farsi dare tutta la documentazione e mandarla alla Corte dei Conti per una verifica.
Non che Cota l’opera non la voglia però non a questo prezzo: 220 milioni di euro in tutto. A far inviperire il Governatore del Piemonte sono stati in particolare i 22 milioni e mezzo di euro già saldati all’architetto Massimiliano Fuksas, che ha vinto il concorso per progettare l’opera. Gli sono sembrati troppi e anche per questo ha chiesto l’intervento della Corte dei Conti. Fuksas ha replicato ricordando che nel progetto vi sono coinvolte 150 persone e che ha fatto uno sconto alla Regione accusando Cota di aver poco senso dello Stato. Cota controreplica sottolineando che il suo senso dello Stato è quello dei cittadini che cifre del genere se le sognano. Come finirà? Forse lo sapremo dopo un referendum.