Si ricontino 15mila schede. Dopo 6 ore di camera di consiglio nella notte il Tar del Piemonte ha accolto in parte uno dei ricorsi presentati contro le elezioni regionali del marzo scorso che decretarono la vittoria del centrodestra e la nomina a governatore del leghista Roberto Cota. Alcuni esponenti del centrosinistra che sosteneva Mercedes Bresso presidente uscente avevano presentato ricorso per presunte irregolarità nella presentazione di liste a sostegno di Cota. Il Tar ha deciso di far ricontare 15mila schede per valutare quante di queste contengono la preferenza diretta per Cota e quanti invece erano i voti espressi genericamente a favore della lista. A marzo Cota prevalse sulla Bresso per circa 9mila voti: evidente quindi che il riconteggio diventa fondamentale per decretare il vincitore delle votazioni. Mentre Mercedes Bresso dice che quella del Tar è una sentenza equilibrata più duro il commento di Cota: “Io quelle elezioni le ho già vinte in questi 3 mesi abbiamo fatto più cose per il Piemonte che la precedente giunta di sinistra in 5 anni. In ogni caso faremo ricorso al Consiglio di Stato”.

La sentenza riguarda due liste “Consumatori” e “Al centro con Scanderebech” (dal nome di un ex-esponente Udc uscito dal partito poco prima delle elezioni) che sono state di fatto oggi estromesse dalla competizione elettorale.

Slitta invece al 18 novembre la discussione del ricorso più controverso quello presentato contro la lista “Pensionati per Cota”, il cui leader, il consigliere regionale Michele Giovine è indagato dalla procura di To­rino (che ha già chie­sto il giudizio immediato) per presunte irregolarità nelle firme di accettazione delle candidature. In questo caso il Tar ha sospeso il giudizio dando 60 giorni di tempo ai ricorrenti per presentare querela per falso.

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