Fiat: vincono i sì al referendum di Pomigliano d’Arco
A Torino si aspettavano di più. Vincono i “sì”, ma senza sfondare al referendum tra gli operai di Pomigliano d’Arco: sono 2.888 (e rappresentano il 62,2%) i via libera all’intesa siglata lo scorso 15 giugno da tutte le sigle sindacali ad eccezione della Fiom. L’altra faccia della medaglia sono però quei 1.673 “no”, oltre un terzo dei lavoratori contrari all’accordo ed è soprattutto con questo dato che ora deve fare i conti la Fiat.
È possibile che questi risultati rimettano in discussione il trasferimento della Panda dalla Polonia a Pomigliano? Da questa mattina in fabbrica non si parla d’altro. Fiat con un comunicato diffuso a metà giornata fa sapere di essere disponibile a lavorare “con le parti sindacali che si sono assunte la responsabilità dell’accordo al fine di individuare ed attuare insieme le condizioni di governabilità necessarie per la realizzazione di progetti futuri”.
Disponibilità a discutere ma solo con chi ha siglato l’intesa; porte chiuse invece per la Fiom che secondo l’azienda starebbe “ostacolando con argomentazioni pretestuose il piano di rilancio di Pomigliano”.