Cogne Bis: Franzoni in aula a Torino
Anna Maria Franzoni in aula a Torino per l’udienza del processo Cogne bis. La donna che è stata condannata per la morte del figlio Samuele viene ascoltata nel procedimento che la vede imputata di calunnia nei confronti del vicino di casa Ulisse Guichardaz.
Calma serena e a tratti sorridente: così è apparsa Annamaria Franzoni ma quando ha rievocato il giorno della morte del figlio Samuele la donna non ha trattenuto le lacrime. In aula ha ripetuto arricchendolo con diversi particolari il racconto che per sommi capi aveva già reso al processo terminato con la sua condanna per omicidio.
Maglietta blu e jeans, capelli neri sciolti sulle spalle un po’ più lunghi dell’ultima volta che è apparsa in pubblico quando in apertura di udienza il giudice Roberto Arata le ha chiesto se avesse due figli lei ha risposto in modo affermativo. Poi alzando gli occhi al cielo ha detto: “Tre”.
“Io non dicevo allora che era stata Daniela Ferrod” a uccidere il piccolo Samuele Lorenzi “così come oggi non dico che è stato Ulisse. Io volevo solo dare un’indicazione a coloro che dovevano indagare. Chi era con me mi ha illuso che sarebbe stato così”. Il 30 luglio 2004, pochi giorni dopo la condanna in primo grado Anna Maria firmò la denuncia contro l’uomo frutto di una serie di accertamenti di collaboratori del suo difensore di allora Carlo Taormina. La donna però in aula ha sostenuto di non avere letto il documento e nemmeno di essersi completamente resa conto che si trattava di una denuncia vera e propria.
Anna Maria Franzoni non ha risparmiato parole di critica verso il modo in cui furono fatte le indagini sulla morte del figlio e anche qualche frecciata all’avvocato Taormina. “Io non sono stata – ha sottolineato – e ancora oggi voglio fare di tutto perché siano fatte indagini come si deve indagini che diano risposte”.