Debutto di Cota al via federalismo
In un clima di festa con tanti venuti ad acclamare il centrodestra vincitore delle regionali in Piemonte Roberto Cota ha avuto oggi il suo battesimo con l’aula del Consiglio regionale. Ma il debutto da governatore è stato in realtà per il nuovo presidente leghista un ritorno. A Palazzo Lascaris infatti Cota è di casa essendo stato presidente dell’assemblea legislativa piemontese oggi guidata da Valerio Cattaneo ai tempi del governo azzurro di Enzo Ghigo.
Atmosfera un po’ da primo giorno di scuola e contemporaneamente da grandi occasioni con Lega e Pdl che hanno schierato parlamentari amministratori e familiari.
Svolti gli adempimenti di rito però, la solennità ha lasciato spazio alle polemiche suscitate dalla richiesta del Pdl di rinviare a una seduta successiva il dibattito sul programma illustrato da Cota. Alla fine la maggioranza ha votata la sospensione con relativo rinvio ma nel frattempo fra i due schieramenti erano volate parole pesanti.
Fra tante facce nuove risultava inconsueto vedere l’ex presidente del Piemonte Mercedes Bresso seduta nei banchi dell’opposizione. A lei che ha annunciato un ricorso per presunte irregolarità nelle liste a sostegno di Cota il presidente ha indirizzato nel suo discorso di insediamento una piccola frecciata. “La campagna elettorale – ha detto il neogovernatore – è finita. Gli elettori hanno detto chiaramente che volevano cambiare il presidente della Regione. I risultati sono evidenti chi non li vuole accettare vada a rivedersi i voti perché la democrazia ha dato un segnale inequivocabile”. Cota ha illustrato tutti i temi del suo programma puntando in particolare su riforme e federalismo e sulla necessità di snellire rendere meno costosa e più trasparente la macchina regionale.