La pioggia non spegne entusiasmo per il Pontefice
Il cielo è stato per tutto il giorno plumbeo con nuvole gonfie di pioggia ma Torino si è scaldata e illuminata per la visita pastorale di Benedetto XVI.
Un pontefice mancava in città dal ’98, quando venne Giovanni Paolo II e i torinesi e molti altri fedeli venuti da fuori hanno accompagnato con emozione e curiosità le tappe in città del suo successore. Felici di un fugace saluto lungo il percorso in città a bordo della “Papamobile”, o emozionati per una vicinanza più lunga in piazza San Carlo durante la messa del mattino o l’incontro con i giovani nel pomeriggio.
“Una giornata storica per Torino e per il Piemonte”, commenta il neo governatore della Regione Piemonte Roberto Cota. “Questa è la città dell’accoglienza”, aggiunge il sindaco del capoluogo piemontese Sergio Chiamparino che nel suo saluto al pontefice in piazza San Carlo ha citato la lunga tradizione dei santi sociali piemontesi.
I due appuntamenti di piazza hanno radunato decine di migliaia di persone: 50 mila per la messa seguita anche su sei maxi-schermi allestiti nel centro cittadino 15 mila i giovani che hanno applaudito il Papa incuranti della pioggia sempre più intensa.
Tra un impegno e l’altro Benedetto XVI ha trascorso anche qualche ora lontano dalla folla: nel palazzo dell’Arcivescovado ha pranzato con i vescovi piemontesi un pasto frugale – hanno raccontato alcuni commensali – prima di un breve riposo e del saluto a ospiti illustri.
Alla Curia sono arrivati il presidente della Fiat John Elkann, accompagnato dalla moglie Lavinia Borromeo il presidente della Telecom Gabriele Galateri di Genola l’imprenditore Marco Boglione i principi di casa Savoia e molti altri esponenti del mondo economico e finanziario della città, i parenti dell’arcivescovo di Torino cardinale Severino Poletto.