Morte Matilda: Procura Generale ricorre contro assoluzione mamma
No all’assoluzione della madre. No al rovesciamento dei sospetti soltanto sul convivente. Per l’omicidio della piccola Matilda 22 mesi uccisa a casa sua nel 2005 a Roasio in provincia di Vercelli il procuratore generale di Torino Vittorio Nessi così motiva il ricorso in Cassazione contro l’assoluzione in appello dell’unica imputata Elena Romani la mamma della bimba.
Secondo la pubblica accusa la donna dunque sarebbe colpevole. Lei e il suo convivente avrebbero elaborato una “strategia difensiva comune. Rivelando soltanto lo stretto necessario durante le indagini. Una strategia tuttora operante e volta a proteggere la donna”, scrive l’accusa nelle 115 pagine di ricorso contro la recente sentenza d’appello che non solo ha scagionato la madre ma ha anche indirizzato i sospetti contro il convivente Antonio Cangialosi vigilante definito dalla Corte d’Appello “soggetto aggressivo” e “brutalmente violento”.