Calciopoli: si apre una nuova inchiesta
Alle 16.30 da via Allegri sede della Federcalcio a Roma è arrivata l’ufficialità: c’è una nuova inchiesta sportiva su Calciopoli. Scaturita di fronte alle intercettazioni svelate a Napoli dai legali di Luciano Moggi nel processo penale dove l’ex direttore sportivo della Juventus è accusato di associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva. Ora il procuratore sportivo Stefano Palazzi chiederà al giudice Teresa Casoria di ottenere formalmente tutto il materiale probatorio prodotto dalle parti. Si tratta del centinaio di intercettazioni di cui è stata chiesta l’acquisizione e che il 4 maggio con la nomina del perito trascrittore entreranno formalmente nel processo penale.
I tempi della giustizia sportiva tuttavia non si annunciano rapidi con il rischio concreto di vivere come quattro anni fa un altro mondiale con la testa agli interrogatori che riprenderanno negli uffici della Procura Federale.
I reati – per ora non sembrano emergere illeciti – secondo le norme sportive sono prescritti sia per dirigenti che per i club. Ma in ballo c’è l’assegnazione a tavolino all’Inter dello scudetto del 2006, quello tolto alla Juve dopo lo scandalo.
Per questo il clou delle audizioni in Federcalcio si avrà con il presidente nerazzurro Massimo Moratti. Si annunciano tensioni e veleni destinati a crescere con l’entrata in scena di altri protagonisti: da Carlo Ancelotti a Roberto Mancini – e con la difesa della memoria di Giacinto Facchetti da parte del figlio Gianfelice: “La credibilità di mio padre – ha detto – non può essere attaccata da quattro barboni”.