John Elkann alla presidenza della Fiat
Sarà John Elkann, l’erede designato direttamente dall’Avvocato il nuovo presidente della Fiat. In consiglio dal ’97 e vicepresidente dal 2004, il 34enne John sarà il più giovane presidente nella storia del Lingotto: suo nonno Gianni successe a Vittorio Valletta quando aveva 45 anni. Con le dimissioni di Luca Cordero di Montezemolo dalla guida del gruppo cambiano i nomi ai vertici del Lingotto – tranne quello dell’amministratore delegato che resta Sergio Marchionne – e cambiano gli scenari futuri. Montezemolo lascia la guida ma resta nel consiglio di amministrazione e resta numero uno della Ferrari. Oggi ha avuto un incontro al Quirinale con il presidente Napolitano e un cordiale colloquio telefonico con il presidente del consiglio Berlusconi.
Finita l’epoca del risanamento e avviata quella dell’internazionalizzazione Fiat si avvia a giocare la sua scommessa più importante: diventare uno dei grandi protagonisti del settore automobilistico mondiale. L’ipotesi più vicina è lo scorporo della separazione dal resto del gruppo del settore auto che verrebbe quotato autonomamente in Borsa. E si torna a parlare – dopo l’operazione Chrysler dello scorso anno – di partner stranieri.
“Ora finalmente potrò fare un mestiere solo e potrò tornare a occuparmi di più della Ferrari”. Lo ha detto il presidente della Fiat, Luca Cordero di Montezemolo nella conferenza stampa convocata per annunciare che lascerà la carica.
Il primo pensiero di John Elkann,ottavo presidente della Fiat, va al nonno che l’aveva designato alla successione alla guida dell’impero torinese. “Mi avrebbe fatto piacere fosse stato qui in queste ore penso a lui”, dice senza nascondere l’emozione.
Aveva solo 21 anni il giorno del suo ingresso nel consiglio di amministrazione della casa torinese al posto di Giovanni Alberto Agnelli scomparso prematuramente. “Rappresenta la continuità della famiglia alla Fiat”, disse allora l’Avvocato che al nipote prediletto aveva affidato il compito di evitare che la dinastia si sgretolasse. Sono passati tredici anni e per il giovane rampollo che non porta il nome Agnelli è stata una crescita graduale negli incarichi. Il primo a 27 anni è la vicepresidenza della Fiat, nel 2004, alla morte dello zio Umberto quando Luca Cordero di Montezemolo diventa presidente e Sergio Marchionne amministratore delegato. Ora quel cammino trova il culmine della sua ascesa. Elkann, avrà le redini di tutto il gruppo: è già presidente dell’Exor, la finanziaria della famiglia da domani lo sarà della Fiat e a maggio anche dell’accomandita. La conquista del vertice Fiat da parte di John Elkann è una risposta a chi aveva paventato strategia di progressivo disimpegno della famiglia alla vigilia della presentazione di un piano che indicherà gli obiettivi del gruppo per i prossimi anni.