La Protezione Civile si ribella, giù le mani da Bertolaso
Torino doveva essere oggi il luogo dove lanciare in un convegno le nuove sfide del volontariato della Protezione Civile italiana un corpo sempre più vasto numericamente e proprio per questo bisognoso di nuove normative e messe a punto ma è diventata la città della riscossa dei “Bertolaso Boys”, un luogo da cui fare arrivare con grande fermezza la propria solidarietà al grande capo sotto inchiesta e ribadire il proprio orgoglio di appartenenza ad un organismo che è un modello per il mondo. Un lungo applauso insieme a qualche lacrima di commozione che scivolava via su visi che hanno visto il dolore più profondo in tutta la penisola ha sancito la ribellione alle accuse contro Bertolaso. È accaduto all’Auditorium del Lingotto di Torino alla presenza di oltre 2.000 volontari (tutti in giacca gialla e blu e pantaloni blu con le fasce fosforescenti) in rappresentanza di una “forza lavoro” che vede impegnanti circa un milione di italiani e oltre 3.800 associazioni. Quando uno degli uomini più vicini a Bertolaso Agostino Miozzo responsabile delle relazioni internazioni del Dipartimento è intervenuto dicendo di aver incontrato ieri sera alle 20 Bertolaso in Dipartimento e di averlo trovato stanco ma tranquillo il pubblico è esploso in un caldo e lungo applauso. Come uno sfogo naturale.