25 AGOSTO 1869 – Nasce Cacherano di Bricherasio, fondatore della Fiat
Giovane e aitante rampollo dell’antica e nobile famiglia Cacherano di Bricherasio e detentore di un notevole patrimonio, fu ufficiale di cavalleria nell’esercito. Dopo il congedo incominciò a interessarsi di automobili destinate al trasporto privato che, all’epoca, era uno degli argomenti preferiti dai giovani frequentatori dei salotti bene nell’Italia del nord. La vicinanza con Francia e Germania, e le notizie sulle nuove invenzioni, aprivano futuri scenari industriali inimmaginabili.
Il conte rosso, così soprannominato per le dichiarate e innovative idee socialiste, era uomo di forti passioni: le donne, i cavalli e le automobili.
Nel 1898 costituì, con Cesare Goria Gatti e altri gentleman-driver, L’Automobile Club di Torino, che diventerà poi l’Automobile club d’Italia. Fondò l’Automobile, prima rivista di settore nazionale e organizzò la prima mostra italiana dell’automobile.
Nello stesso anno Cacherano di Bricherasio e Goria Gatti decisero di provare a costruire una vettura completamente italiana. Il progetto dell’ingegner Aristide Faccioli era pronto e avevano a disposizione un vero genio della meccanica: Giovanno Battista Ceirano. Fondarono quindi l’Accomandita Ceirano & C. e produssero la Welleyes. Le richieste della nuova automobile superarono ben presto la capacità produttiva della piccola officina, tanto che Bricherasio si fece promotore di una cordata di finanziatori disposti a investire per passare alla produzione industriale.
Bricherasio e Gatti riuscirono, dopo vari incontri, a convincere un folto gruppo di imprenditori e aristocratici: l’11 luglio 1899, Bricherasio convocò nella sua abitazione i soci e, alla presenza del notaio Ernesto Torretta, nacque la “Società Anonima Fabbrica Italiana di Automobili”, destinata a diventare la più grande industria italiana.