17 agosto 2024

17 agosto 1701 – Nasce a Torino Pietro Piffetti, maestro ebanista

Libri antichi

 Artista dotato di grande abilità, dopo un periodo di apprendistato a Roma, Pietro Piffetti nel 1731, viene nominato da Carlo Emanuele III primo ebanista di corte. E sarà considerato per tutta la vita il migliore intagliatore di legno dell’epoca.

Ha uno stile particolare, unico e inconfondibile, tanto che i curatori dei musei di tutto il mondo lo considerano tutt’ora uno dei più originali protagonisti dell’arredamento dell’intero mondo occidentale.

Ha creato mobili con intarsi in legno pregiato, tartaruga, avorio e madreperla, capolavori di grande gusto estetico figli di un’abilità straordinaria.

A Palazzo Madama è possibile ammirare 12 opere del grande artista, tra cui spicca un inginocchiatoio a triplice curvatura con incavo centrale: il mobile è completamente ornato con ghirlande e mazzi di rose, la parte superiore presenta un crocefisso in avorio inserito in un ovale in legno intarsiato a scacchiera..Anche al Museo Accorsi, sempre a Torino, sono esposte 5 opere, tra cui un doppio corpo firmato e risalente al 1738: un incanto di intarsi di vari e rarissimi legnami, avorio e tartaruga, considerato un capolavoro di ebanisteria in stile rococò. E’ importante ricordare il contributo dato dal Piffetti all’arte sacra, una visita alla Chiesa di San Filippo Neri è sufficiente per capire la sua maestria: qui, nel 1749, realizzò il Paliotto, un capolavoro destinato a decorare l’altare maggiore e ancora conservato nel complesso ecclesiastico.

Dopo il 1870 i Savoia arredarono il Palazzo del Quirinale con mobili di gran pregio provenienti da diverse regge, tra questi c’è la biblioteca del Piffetti trasferita dal Castello di Moncalieri.



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