14 AGOSTO 1910 – Nasce a Torino Massimo Mila.
Grande intellettuale e musicologo, frequenta il liceo classico Massimo d’Azeglio. Tra i suoi compagni di scuola ci sono Norberto Bobbio, Cesare Pavese e Leone Ginzburg, dà lezioni di latino a Giulio Einaudi e si laurea all’Università di Torino in Lettere a soli 21 anni. E’ anche un esperto alpinista.
A Torino matura presto in lui l’opposizione al regime fascista e viene incarcerato per la prima volta nel 1929. Aderisce al gruppo “Giustizia e Libertà”, è nuovamente arrestato il 15 maggio 1935 assieme a Ginzburg, Pavese, Bobbio, Foà, Einaudi e Carlo Levi. Condannato dal Tribunale Speciale a 7 anni di reclusione, da scontare a Roma al Regina Coeli, in carcere traduce “Siddharta” di Herman Hesse.
Scontata la pena, collabora con la casa editrice di Giulio Einaudi. Dopo l’armistizio dell’8 settembre diventa partigiano e aderisce al gruppo Giustizia e Libertà del Canavese.
Alla fine del conflitto Mondiale diventa insegnante di Storia della Musica al Conservatorio di Torino e dal 1962 docente della stessa materia anche all’Università cittadina. Collabora come critico musicale con diverse testate. Dopo la sua scomparsa, avvenuta nel 1988, gli viene titolato un importante premio letterario internazionale.