8 AGOSTO 1786 – La conquista del Monte Bianco
Jacques Balmat e Michel Gabriel Paccard, due alpinisti francesi furono sollecitati nell’impresa dallo scienziato Horace-Benedict De Saussure che fin dal 1760 prometteva tre ghinee di premio a chi fosse arrivato in cima. La scalata fu preceduta da diverse ricognizioni, in una di queste Balmat si perse e fu costretto a passare la notte all’addiaccio. L’ascesa di Jacques Balmat, 24 anni, cercatore di cristalli, e di Michel Gabriel Paccard, 29 anni, medico condotto, fu seguita passo a passo dal barone prussiano Adolf Von Gersdorff che da un poggio sopra Chamonix, armato di cannocchiale, non perse mai di vista i due e annotò ogni particolare della scalata sul suo diario. La vetta fu raggiunta alle 18,23. Il primo a toccare la cima fu Paccard dopo 14 ore e mezza dopo la partenza.
Dopo aver pagato il premio, anche De Saussure volle arrivare in cima, Balmat organizzò la spedizione e il 13 agosto 1787, accompagnato dal servitore personale e da 17 guide che trasportarono cibo, bevande, scale a pioli, un letto, una stufa e un laboratorio scientifico, lo scienziato elvetico riuscì a realizzare il suo sogno. Balmat ricevette dal re Vittorio Amedeo III un premio in denaro. Paccard, a causa di invidie e gelosie fu presto dimenticato e addirittura diffamato, nonostante la difesa di Balmat. Solo il ritrovamento, nei primi del novecento, del diario del barone Von Gersdorff e di altri documenti consentirono di ristabilire la verità.