31 luglio 2013

Marchionne: non si può fare impresa in Italia

Tigri Pinerolo

C’è preoccupazione in Italia e in particolare a Torino dopo le parole dell’amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne che ha chiaramente detto: “Le condizioni industriali in Italia restano impossibili”, aggiungendo inoltre che esistono alternative per realizzare le Alfa Romeo ovunque, cioè anche fuori dal nostro paese.

Immediati i commenti e le polemiche a partire dal ministro dello sviluppo Zanonato che chiede a Fiat un incontro prima del 10 agosto per discutere di investimenti e il ministro del lavoro Enrico Giovannini aggiunge: “Non sono d’accordo con Marchionne. Ci sono molte imprese che in queste condizioni stanno continuando a investire, a crescere, a creare profitto e posti di lavoro. Questo nonostante le indubbie difficoltà”.

Occhi puntati adesso sul fine settimana per un appuntamento che potrebbe portare a un’inversione di rotta nelle relazioni sindacali. Venerdì prossimo nel pomeriggio Fiat incontrerà il leader della Fiom Maurizio Landini, mentre in mattinata ci sarà l’incontro con gli altri sindacati.

Parlando dei risultati del gruppo, Marchionne si è detto molto soddisfatto in riferimento al secondo trimestre 2013, anche grazie all’ottimo trend di Chrysler: ed è di questi minuti la decisione di una corte del delaware che apre la strada alla fusione fra Chrysler e Fiat da realizzarsi – secondo gli obiettivi di Marchionne – entro il 2014.



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