Caccia ai killer del ragazzino romeno ucciso a coltellate
Due identikit – volti di ragazzi forse dell’est, elaborati dalla Squadra Mobile grazie a numerose testimonianze – alcune bottiglie di vino e qualche bicchiere di plastica sequestrati sul luogo dell’aggressione. E poi il racconto dei due amici che erano con lui. A Torino è caccia agli assassini del 15enne romeno aggredito e ucciso con una coltellata alla gola ieri pomeriggio nei giardini di via Vibò, alla periferia della città. Studente del liceo artistico in Italia da quando aveva due anni passeggiava e chiacchierava con gli amici italiani quando due ragazzi – forse ubriachi – lo hanno avvicinato minacciosi. “Dacci una sigaretta”. “Non fumo” – ha risposto lui.
La rissa sarebbe scoppiata per questo. Forse anche per il tentativo di portargli via il cellulare nuovo. Sta di fatto che a un certo punto nella colluttazione è spuntato un coltello. Il ragazzo ha tentato in tutti i modi di difendersi. Prima una ferita all’altezza della clavicola poi l’affondo mortale alla gola. Si è accasciato e trascinato per qualche metro Fino a una fontanella mentre i suoi aggressori fuggivano e gli amici cercavano aiuto. Richiamati dalle urla alcuni passanti e commercianti della zona hanno chiamato i soccorsi. Ma per il ragazzo non c’era più niente da fare. È morto venti minuti dopo sull’ambulanza che lo portava all’ospedale Maria Vittoria dove da ieri sera è vegliato dalla mamma.