Torino-Lione: folla No Tav a Susa
“No Tav”, è echeggiato da Susa dove oggi a migliaia sono sfilati a dispetto dei 2 gradi sottozero per ribadire la contrarietà alla nuova Torino-Lione ferroviaria no al progetto anche se viene analizzato dall’Osservatorio tecnico e dalle indagini nel sottosuolo in corso. “Altro che quattro gatti siamo 40 mila (20 mila per le forze dell’ordine ndr) e la Tav non si farà mai”, hanno urlato. Pochi comunque ribatte il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Altero Matteoli: “Una minoranza – ha commentato – ed è curioso che una minoranza pensi di bloccare un’opera che serve all’Italia e all’Europa”.
La partecipazione di massa al corteo di oggi partito dal presidio permanente “No Tav No sondaggi” alla periferia di Susa e terminato oltre tre ore dopo nel centro della città, non potrà comunque essere sottovalutata. Una folla che ha ricordato le proteste del 2005: tante famiglie in stragrande parte valligiani un centinaio di amministratori e tra questi molti se non tutti i 23 sindaci che contestano l’Osservatorio tecnico della Torino-Lione. “Siamo tanti e possiamo dobbiamo essere ancora di più”, ha urlato al megafono Alberto Perino leader del movimento No Tav che ha invitato alla presenza “nei prossimi giorni quando le trivelle torneranno all’autoporto e arriveranno sempre di notte alle stazioni di Avigliana Bruzolo Sant’Antonino”. I carotaggi ripartiranno probabilmente lunedì.