Vacanze di Pasqua sugli sci per cercare di salvare almeno in parte una stagione molto critica. se in questo lungo weekend sono tan­te le persone che hanno preferito gli sci e le piste delle Alpi, la stagione che si chiude è stata certamente difficile. la carenza di neve, la crisi economica, l’aumento della benzina tra le cause di questa crisi. Se Sestriere chiude con un quantomeno soddisfacente meno 6 per cento di presenze, altre stazioni sciistiche – specie in Trentino – toccano punte negative del 20-25 per cento. Il direttore sportivo di Sestriere Gualtiero Brasso si dice se non contento, “perlomeno soddisfatto in un’annata molto difficile”. E allora si guarda già al prossimo anno, sperando nel cielo – un po’ di neve in più non guasterebbe davvero – e nel governo Monti, perché lo sci non è solo divertimento ma è anche giro d’affari considerevole per lo sport, il turismo, l’industria, l’occupazione.

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