Uccide il cognato tossicodipendente a colpi di pistola
La lite nel Cuneese per le continue richieste di denaro
Esasperato dalla continua richiesta di denaro da parte del cognato, con problemi di tossicodipendenza, il titolare di una ditta di vendita di materiale edile ha estratto una pistola, regolarmente denunciata, e gli ha sparato, uccidendolo. È accaduto durante una lite, nel pomeriggio, a Demonte, in provincia di Cuneo, in valle Stura. L’omicida, Luca Dolce, ha 44 anni, coniugato e padre di un figlio in tenera età. La vittima, fratello di sua moglie, si chiamava Gian Maria Dutto, celibe, di 43 anni.
Fino a poco tempo fa Dutto era ospite di una comunità per il recupero di tossicodipendenti, poi aveva continuato ad essere senza fissa dimora. “Dopo aver visto il cognato a terra e capito di averlo ucciso – ha dichiarato il colonnello Francesco Laurenti, comandante provinciale dei carabinieri di Cuneo – Luca Dolce ha chiamato il 112 dei carabinieri e si è costituito ai militari subito intervenuti”.
Sul posto anche il comandante della compagnia carabinieri, competente per territorio, Giuseppe La Torre di Borgo San Dalmazzo ed il magistrato di turno della Procura di Cuneo. La discussione sarebbe sfociata in seguito alla continua richiesta di denaro da parte di Gian Maria Dutto al cognato, che forse per intimidirlo, avrebbe estratto la pistola. Poi la lite sarebbe degenerata e Luca Dolce ha sparato. Tutto è accaduto nei locali dell’impresa, attigua all’abitazione, in via San Giovanni, di cui è intestataria anche la moglie dell’omicida, Maria Teresa Dutto.