Calciopoli: Moggi e altri 7 condannati per associazione per delinquere
Sono otto i condannati al processo di Calciopoli per il reato di associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva. Sono l’ex dg della Juventus Luciano Moggi, riconosciuto dal Tribunale di Napoli come promotore, e i presunti partecipi: gli ex designatori arbitrali Paolo Bergamo e Pierluigi Pairetto, l’ex vicepresidente della Figc Innocenzo Mazzini, gli ex arbitri Massimo De Santis, Salvatore Racalbuto, Paolo Bertini, Antonio Dattilo.
“Non ho voglia di fare battute, non parlo”. Così l’ex dg della Juventus, Luciano Moggi lasciando l’aula del Tribunale di Napoli dopo la sentenza che lo ha condannato a 5 anni e 4 mesi di carcere.
I giudici hanno riconosciuto l’associazione a delinquere per Moggi, considerato dai pm il “capo” della “cupola” che mirava a “controllare” le designazioni arbitrali per condizionare di conseguenza l’andamento del campionato.
Condannati anche gli ex designatori arbitrali Paolo Bergamo a 3 anni e otto mesi e Pierluigi Pairetto a 1 anno e undici mesi. I fratelli Andrea e Diego Della Valle, proprietari della Fiorentina, hanno ricevuto condanne per 1 anno e 3 mesi ciascuno e 25.000 euro di multa.
Il presidente della Lazio , Claudio Lotito, è stato condannato a 1 anno e 3 mesi e a 25.000 euro di multa.
I legali di Moggi hanno annunciato che ricorreranno in appello.
La vicenda “Calciopoli” prende inizio a Torino nel 2004, ma una prima inchiesta viene archiviata. Sono i pm di Napoli a riprendere le indagini nel 2006, mentre parallelamente si muove la giustizia sportiva, che retrocede la Juventus in Serie B con la revoca dello scudetto 2004/05 e stabilisce varie sanzioni per Fiorentina, Lazio e Milan.