L’anno scorso le hanno ucciso il figlio quindicenne per una sigaretta. Dopo la sentenza d’ap­pello che ieri a Torino ha dimezzato la pena all’omicida, la madre, delusa, arrabbiata per la sentenza, ha annunciato lo sciopero della fame davanti ai cancelli del palazzo di giustizia. Elena Ignat, mamma di George Munteanu detto “Giorgino”, chiede che la sentenza sia impugnata dalla Procura Generale. La donna, do­po la lettura della sentenza, è scoppiata in la­crime abbracciando la foto del figlio e ha de­fi­nito “vergognoso” il verdetto dei giudici. “Ho il desiderio – spiega Ignat – che la sentenza sia impugnata dalla procura generale e sia ribaltata in Cassazione. Non accetto questa sconfitta e penso che fare lo sciopero della fame sia la soluzione migliore per fare sentire la voce delle sole persone trascurate dalla sentenza, ossia io e mio figlio. Spero che almeno si torni alla condanna del primo grado, altrimenti la giustizia italiana perderà molta credibilità”.

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