La protesta No Tav resta pacifica, cantiere inviolato
Il movimento No Tav festeggia (“abbiamo raggiunto i nostri obiettivi”, sono le parole di uno dei leader, Alberto Perino) e ovunque si tira un sospiro di sollievo. La tanta temuta manifestazione contro la Torino-Lione, otto giorni dopo gli scontri di Roma, si è svolta in modo assolutamente pacifico, sulle montagne da Giaglione a Chiomonte. Nessuno è riuscito a violare le reti del cantiere (c’è stato solo un taglio simbolico da parte delle donne in testa al corteo) e il clima, fra manifestanti e responsabili dell’ordine pubblico, è sempre stato di collaborazione.
Il prefetto di Torino Alberto Di Pace esprime “apprezzamento per il modo pacifico con il quale si è svolta la manifestazione. I nostri obiettivi sono stati pienamente conseguiti”. Il Presidente del Piemonte, Roberto Cota, ringrazia “sentitamente le forze dell’ordine. Adesso però – aggiunge – sarebbe ora di finirla con questo teatrino, più che altro mediatico. La Tav si farà: il processo è inarrestabile”.
L’immagine finale di centinaia di manifestanti che, sulla strada del ritorno, sfilano davanti alle forze dell’ordine non più in tenuta antisommossa, è la fotografia di una giornata in cui la tensione è via via scemata. E il cantiere è sempre rimasto abbondantemente al riparo da ogni rischio e ogni violazione.