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08 ottobre 2011

Bandiere e applausi per Napolitano al municipio di Dogliani

Calore, applausi e tricolori per il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al suo arrivo al municipio di Dogliani (Cuneo). Una piccola folla lo ha incitato (“Forza Presidente”) e le scolaresche hanno sventolato a lungo le bandierine tricolori. Napolitano è stato accolto davanti al municipio dal presidente della Giunta regionale del Piemonte, Roberto Cota, da quello del Consiglio regionale, Valerio Cattaneo, dal presidente della Provincia di Cuneo, Gianna Gancia, e dal sindaco di Dogliani, Nicola Chionetti, anch’essi applauditi dalla gente. Applausi e calore per Napolitano, Cota e Cattaneo anche all’uscita dal municipio, al termine della commemorazione di Luigi Einaudi, a 50 anni dalla scomparsa.

“Non limitarsi all’esperienza presidenziale di Einaudi ma recuperare anche aspetti importanti del suo pensiero a partire dall’eredità di riformista e di precursore della scelta federalistica ed europea”: questa per il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, è la vera lezione che oggi possiamo trarre dal suo precursore Luigi Einaudi.

Con una visita in forma privata a Villa San Gia­como, storica residenza Einaudi a Dogliani (Cuneo), si è conclusa la tre giorni del capo dello Stato, Giorgio Napolitano, in Piemonte e Valle d’Aosta. Napolitano è stato accolto da alcuni familiari dello statista e ha così potuto visitare quella che fu la prima dimora di Luigi Ei­naudi, acquistata nel 1897 dal futuro Presidente della Repubblica, allora ventitreenne. La villa è circondata da dieci ettari di vigne che Einaudi reimpiantò a inizio ‘900 dopo che erano state distrutte dalla filossera. Ancora oggi questi poderi producono il celebre Dolcetto di Dogliani.



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