Napolitano: politica non è sporca, ma serve più sobrietà
Il mondo è cambiato e anche noi dobbiamo cambiare. Dobbiamo rivedere comportamenti e stili di vita, scegliere un nuovo modello di sviluppo con “più sobrietà e umiltà, anche se dirlo oggi può sembrare assurdo”. L’appello è del Capo dello Stato che in due discorsi pubblici ad Aosta e a Cuneo torna a ribadire la necessità di una svolta. Soprattutto in politica.
La fotografia scattata dal capo dello Stato non è delle migliori anche se lascia spazi alla speranza. Al teatro Toselli di Cuneo, di fronte a una platea che comprendeva molti sindaci in fascia tricolore e numerosi vecchi partigiani con il fazzoletto al collo, Napolitano si è rivolto ai “simpatici giovanotti” suoi coetanei reduci della lotta partigiana spiegando che al Quirinale c’è arrivato perché “può capitare anche alla nostra età, che non è precisamente quella dei normali giovanotti, di essere richiamati in servizio: si può essere quindi nella condizione di dover sprigionare energie che magari non si è certi di avere ancora. Ed è quel che io cerco di fare”.