DOMODOSSOLA, CARNEVALE DA PIU’ DI 150 ANNI

Il Carnevale di Domodossola, uno dei più antichi d’Italia (organizzato da oltre 150 anni dal Comitato Pulenta e Sciriuii, nato nel 1870), durerà dieci giorni, fino al Martedì Grasso 4 marzo.
Il Sindaco ha già consegnato le chiavi della città domese al Togn e alla Cia, tradizionale coppia di innamorati protagonisti di una leggenda locale che ricorda i “Promessi Sposi” di Manzoni.
LA STORIA DEL TOGN E DELLA CIA (XVII SEC.)
La storia racconta di due giovani innamorati, l’umile Antonio della Motta (detto Togn) e Lucia da Briona (la Cia), di famiglia benestante e molto influente, che si sposarono con grande sfarzo in presenza anche del governatore spagnolo e di sua moglie, insigniti del titolo di Conte e Contessa di Mattarella, e della loro corte. Ma l’arrogante Pompeo di Tappia, signorotto locale che spadroneggiava su contadini e terreni, si infatuò della fanciulla e decise di farla sua con le buone o con le cattive. Venuto a conoscenza della notizia, il 19 febbraio 1671 Togn sfidò a duello Pompeo in pubblica piazza, riuscendo a sconfiggere lui e i suoi seguaci con l’aiuto della comunità e dei cuochi armati di trusur, i bastoni per mescolare la polenta.
IL CARNEVALE DOMESE OGGI – GLI APPUNTAMENTI
Nei secoli, la rievocazione del matrimonio e dello scontro è diventata il fulcro del Carnevale cittadino, che ogni anno coinvolge la popolazione in sfilate, banchetti e festeggiamenti. Ancora oggi, infatti, il Comitato del Carnevale mantiene viva questa tradizione, espressione della cultura e dell’identità di Domodossola, ad esempio accompagnando in abiti tradizionali il Togn e la Cia ad incontrare e raccontare la propria storia nelle scuole della città e in giro per le valli dell’Ossola e nella vicina Svizzera.
Il clou dei festeggiamenti si svolge la domenica del Carnevale, con la preparazione del piatto tipico “Pulenta e Sciriuii” (polenta e salamini), rigorosamente cucinata dai Pulentat nei paioli in rame in Piazza Mercato. Il primo assaggio spetta sempre alla Contessa di Mattarella e, solo dopo la sua approvazione sulla bontà del prodotto cucinato, i piatti di Pulenta e Sciriuii potranno essere distribuiti sullo storico palco decorato. La festa prosegue al pomeriggio nelle vie del centro con la grande sfilata dei carri, dei gruppi folkloristici, delle bande svizzere, degli sbandieratori e delle maschere, e che termina con il tradizionale matrimonio in Piazza Mercato del Togn e la Cia. Ad accompagnarli alle nozze sono i componenti del Comitato del Carnevale, tutti rivestiti di sfarzosi costumi seicenteschi per impersonare la nutrita “Corte di Mattarella”, con tanto di Conte, Contessa, Sindaco, Armigeri, Notaio, Dottore, oltre ai Pulentat e insieme a tutta la popolazione festante. Il Carnevale Domese si conclude poi il Martedì Grasso con il tradizionale ballo dei bambini.