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06 settembre 2011

Juve; stadio all’inglese con anima italiana

Filosofia inglese, anima piemontese e italiana. Il nuovo stadio della Juventus nasce sulla concezione sviluppatasi Oltremanica di impianto dedicato a sport e tempo libero, attivo 7 giorni su 7.

Alla sua realizzazione invece hanno collaborato alcune delle principali espressioni del made in Italy, a partire dal Piemonte. Lo stile dello stadio è stato curato, per le aree esterne, dal Gruppo Giugiaro, che ha ideato il profilo dell’impianto e il design dei pennoni, il simbolo della nuova struttura. L’esterno dello stadio è ricoperto da 7mila pannelli con sfumature tra grigio e bianco; il bordo superiore ha i pan­nelli tricolore.

Pininfarina Extra, guidata dal presidente Paolo Pininfarina, ha progettato tutti gli ambienti interni, come il salone d’onore, i palchi, le tri­bune, i ristoranti; e anche le panchine, inserite negli spalti e gli spogliatoi.

Le tribune sono state allestite con i seggiolini della Mondo di Gallo d’Alba. L’azienda cuneese, principale produttore mondiale di pavimentazioni sportive, ha fornito 37.907 sedute (modello Mondoseat 9, dotate di dispositivi anti-manomissione) che sono state sistemate secondo un particolare gioco di colori. Nella tribuna est i seggiolini bianchi e i seggiolini neri si alternano disegnando le figure stilizzate di due calciatori juventini in azione; mentre nelle curve alcuni sono gialli e formano due stelle simboleggianti i primi 20 scudetti vinti dal club bianconero.

Gli apparati tecnologici – megaschermi, tv, led – sono stati forniti da Sony Italia, gli arredi sono firmati MioDino. Fortemente connotata in chiave tricolore anche la squadra di progettisti, capeggiata da Gino Zavanella (Studio Gau) e Hernando Suarez (Studio Shesa), gli architetti ideatori e firmatari del progetto architettonico dello stadio. Il team comprende altri professionisti del calibro di Eloy Suarez (Studio Shesa, sempre per la progettazione architettonica), Francesco Ossola (coordinamento generale del progetto, progettazione strutturale e direzione operativa delle strutture), Massimo Majowiecki (progettazione strutturale), Alberto Rolla (Studio Rolla, che ha curato la progettazione della parte commerciale e dell’inserimento urbanistico del nuovo stadio nel contesto torinese), Sergio Berno e Renzo Zorzi (pre­sidente e ad della E.L. Engineering Service, che si sono occupati di illuminazione e di impianti elettrici e speciali del campo di gioco), Marco Lazzerini (impianti meccanici) e Paolo Erbetta (presidente di Ai Group, per il project management). La costruzione è stata affidata all’Ati formata da Impresa Rosso, Costruzioni Generali Gilardi, Con.Sfer. Consorzio Stabile e Morganti Impresa Costruzioni. La Tecnicoop Bologna ha seguito invece la progettazione esecutiva e la direzione lavori del centro commerciale adiacente.



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