Polemiche a Torino per esposizione autoritratto di Leonardo
Dopo la Gioconda è certamente l’opera più famosa di Leonardo, un autoritratto dipinto a sanguigna su carta di piccole dimensioni realizzato attorno al 1515. Adesso è al centro di una querelle incredibile perché Torino voleva mostrarlo al grande pubblico alla reggia della Venaria nella mostra in programma a novembre per la chiusura dei festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Il professor Tullio Gregory del comitato scientifico per le biblioteche del ministero è contrario a qualsiasi spostamento: “È delicatissimo, si rischia di perderlo definitivamente”.
L’assessore alla cultura della Regione Piemonte Michele Coppola si dice stupefatto: “Allora cosa serve avere i capolavori se poi li teniamo nascosti”. L’autoritratto di Leonardo è conservato in un caveau della biblioteca reale di Torino, il professor Gregory vuol lasciarlo lì. Ma l’assessore Coppola non ci sta: “Stiamo lavorando con i massimi esperti per garantire la sicurezza più assoluta”.
La diatriba è appena cominciata. Difficile dire come andrà a finire?