Ucciso in rapina in villa, “Voleva essere un furto”
Volevano commettere un furto in abitazione ma con uno scatto di “violenza del tutto spropositata” hanno ucciso un uomo: così la Corte di assise di Torino ha ricostruito l’omicidio di Roberto Mottura, un architetto 49enne che perse la vita nella propria villa a Piossasco (Torino) nella notte fra l’8 e il 9 giugno 2021 dopo essere stato raggiunto all’inguine da un colpo di pistola. È quanto scrivono i giudici nelle motivazioni della condanna con cui lo scorso luglio hanno inflitto l’ergastolo a Emirjan Margjini e 16 anni di carcere a Mergim Lazri, entrambi albanesi. La sentenza, redatta dal giudice Roberto Ruscello, attribuisce a Lazri il ruolo di “palo”. L’uomo è stato indicato come responsabile a titolo di “reato diverso da quello voluto”.