Arenaways verso capolinea, stop dal cda
Si avvia al capolinea l’avventura di Arenaways, la prima compagnia privata italiana che ha tentato di rompere il monopolio delle Ferrovie dello Stato, anche se il suo fondatore e amministratore delegato, Giuseppe Arena, non ha alcuna intenzione di gettare la spugna.
Se sarà nominato un curatore fallimentare, come sembra preludere la decisione del consiglio d’amministrazione di giovedì scorso che, a maggioranza, ha deliberato di portare i libri in Tribunale, Arena chiederà la concessione dell’esercizio provvisorio della società.
“Io – aggiunge Arena – vado avanti sulla strada che abbiamo intrapreso. Ho già raccolto l’interesse di tre imprenditori, a me più vicini di quelli precedenti, disposti a formare una cordata e a sostenermi. Il servizio di Arenaways – sottolinea Arena – comunque non sarà sospeso”.
Non circoleranno, però, nel mese di agosto, i treni del collegamento Torino-Milano, così come era stato previsto prima della decisione del cda di giovedì. Saranno regolari i servizi della linea estiva che collega Torino con Livorno e le Cinque Terre e i servizi di treno con auto al seguito sulle linee da Germania e Olanda per Alessandria, Livorno e Trieste (e viceversa).
Arenaways è nata nel 2006 ad Alessandria con l’obiettivo di offrire ai passeggeri di Piemonte e Lombardia un servizio alternativo a Trenitalia. Fra ostacoli, polemiche e difficoltà, nello scorso novembre è stato avviato il primo collegamento sulla Torino-Milano; il prossimo 6 ottobre dovrebbe arrivare la decisione del Tar sul divieto di fermate intermedie su questa linea e subito dopo la chiusura dell’istruttoria avviata dall’Antitrust nei riguardi di Trenitalia.