Sentenza choc processo in India, ergastolo a 2 italiani
Sognavano di uscire dal carcere e, dopo mesi di attesa, rientrare finalmente in Italia. Ma la sentenza del tribunale indiano di Varanasi ha infranto le loro speranze. Tomaso Bruno, 27 anni di Albenga, ed Elisabetta Boncompagni, 37 anni di Torino, sono stati condannati all’ergastolo per la morte, nel febbraio dello scorso anno, di Francesco Montis. E ora Marina Maurizio, la madre di Tomaso che era volata in Asia per riportarsi a casa il figlio, si appella allo Stato: “Deve tutelarci – dice – perché quello che è capitato a Tomaso ed Elisabetta può capitare a chiunque viaggi in questi Paesi”.
I tre giovani si erano conosciuti a Londra e progettavano da mesi quel viaggio nella città santa dell’Induismo. Quando finalmente ci sono arrivati, però, sono iniziati i guai: Francesco Montis, che soffriva di problemi respiratori, ha iniziato a stare male. La mattina del 4 febbraio, la sua fidanzata, Elisabetta, e l’amico Tomaso, chiedono aiuto e lo accompagnano in ospedale, dove però muore.
La Polizia avvia un’indagine e fa eseguire l’autopsia sul cadavere. Morte per asfissia, il responso dei medici, ma da quel corpo saltano fuori anche alcuni lividi. Per gli investigatori sono i segni di una colluttazione e fanno scattare le manette ai polsi dei due amici. “Lo avete ucciso per sbarazzarvi di lui”, la versione della polizia, mentre i due ragazzi italiani continuano a sostenere la loro innocenza.