La Pesca Bella di Borgo d’Ale, nel Vercellese, è un nuovo Presidio Slow Food. Nel 2015 erano rimaste solo una ventina di vecchie piante. Oggi, grazie al lavoro di recupero e di propagazione, si è arrivati a circa cinquecento. Tondeggiante e di pezzatura medio-grande, “ha la buccia con colore di fondo verde chiaro-biancastro e sopraccolore rosso-rosato e polpa bianca con venature rossastre in prossimità del nocciolo”. Quando a metà degli anni ’70 a Borgo d’Ale si raccoglievano oltre 100 mila quintali di pesche, il 10% era costituito da questa varietà. “Il recupero della Bella – spiega Paolo Caldera, referente degli otto produttori – è cominciato nel 2016″.

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