Tav: è allarme turismo in Valsusa, dimezzate le presenze
È allarme turismo in Valsusa: le montagne olimpiche apprezzate in mondovisione in occasione dei Giochi Invernali 2006 si ritrovano quest’estate con le presenze quasi dimezzate e il 20% delle prenotazioni che sono state disdette. I turisti disertano l’area a causa del cantiere per la Torino-Lione, ritenendo che la protesta dei No Tav renda insicure la Valsusa e le zone limitrofe.
Il problema è arrivato oggi sul tavolo del presidente del Piemonte, Roberto Cota, che ha ricevuto in Regione una ventina di sindaci preoccupati per “la principale industria” del loro territorio. “Non posso accettare – ha affermato Cota dopo l’incontro – che gli atti di violenza di chi è contrario all’opera gettino una luce negativa sull’area e mettano in fuga i turisti. Non è tollerabile che si diffonda un’immagine negativa delle montagne olimpiche e si provochi un danno a coloro che andando a testa alta, senza farsi intimidire, svolgono un’azione importante di difesa del territorio”.
Le risposte che la Regione metterà in campo, ha annunciato, saranno due: una campagna informativa da studiare con l’assessorato al Turismo per far sapere che l’area è sicura, e un tavolo permanente con i sindaci per “un focus su tutto quello che la Regione fa per la Valsusa”, utile anche per “recepire le istanze” provenienti dai primi cittadini.
La situazione, hanno rimarcato, mette a repentaglio un’economia turistica che con 17 mila presenze alberghiere l’anno e un milione e mezzo di presenze complessive (soprattutto nelle seconde case) rappresenta il 50% del turismo complessivo nella provincia di Torino e il secondo bacino turistico del Piemonte.