Novara torna in A, un’attesa lunga mezzo secolo
Il Novara realizza un sogno: torna nell’Olimpo del calcio italiano dopo un’attesa lunga oltre mezzo secolo e dopo solo un anno di serie B e lo stadio impazzisce, dipinto d’azzurro, al termine di una partita combattuta ed emozionante nella quale, cinica e tecnicamente impeccabile, la squadra di Tesser trafigge per due volte un Padova generoso e mai rinunciatario.
Lo stadio, stracolmo, è esploso per una festa sognata da 55 anni. E anche la curva del Padova ha applaudito sportivamente gli azzurri durante il loro giro di campo. La festa cominciata in campo è poi continuata in città, con caroselli e tuffi nella fontana e un grande striscione fatto scendere dalla sede della Banca popolare di Novara, principale sponsor degli azzurri.
È scoppiata un istante dopo il triplice fischio nello stadio “Silvio Piola” la festa a Novara per la promozione della squadra in serie A. In campo è stata l’anima goliardica della squadra, quel Jimmy Fontana che forse è il miglior secondo portiere della B, a dare il via ai festeggiamenti “tuffandosi” dentro un cartellone pubblicitario. In città i caroselli delle auto sono cominciati subito. Punto di riferimento piazza Martiri, con la sua statua di Vittorio Emanuele II a cavallo. E, come è tradizione, è stata una gara a chi per primo scalava il monumento per mettere in testa al re sabaudo la bandiera del Novara. Subito dopo la squadra ha raggiunto la sede della Banca Popolare di Novara (sponsor principale degli azzurri), esattamente come un anno fa quando il Novara aveva vinto il campionato di Lega Pro. E dalla facciata della sede è stato calato un grande striscione con una enorme “A”.