Papa ad Asti: “Ho ritrovato radici, ch’a staga bin”
Un viaggio per ritrovare le radici, in Piemonte, da dove era partita la sua famiglia per cercare una vita migliore in Argentina. Papa Francesco ha voluto con il cuore questa “full immersion” di due giorni con i suoi parenti e la sua gente, tra pranzi e caffè, visite e strette di mano. E anche oggi, nell’unico momento pubblico della sua visita ad Asti, la messa nella Cattedrale, sceglie di toccare il cuore della gente parlando anche in dialetto. Lo fa nell’omelia parlando del Cristo sulla croce che aspetta tutti “a brasa aduerte”, a braccia aperte. E poi il saluto di congedo: “A la fame propri piasì encuntreve!”, mi ha fatto piacere incontrarvi. Infine, l’augurio a tutti: “Ch’a staga bin!”, state bene! A ricordare il filo rosso di questo particolare viaggio, in fondo senza precedenti per un Pontefice, è stato lui stesso all’inizio dell’omelia: “Da queste terre mio padre è partito per emigrare in Argentina, e in queste terre, rese preziose da buoni prodotti del suolo e soprattutto dalla genuina laboriosità della gente, sono venuto a ritrovare il sapore delle radici”. Francesco ha anche ricevuto la cittadinanza onoraria di Asti.