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27 maggio 2011

Tangenti: sette arresti, indagato assessore Sanità Piemonte

Un avviso di garanzia all’assessore regionale alla sanità del Piemonte, Caterina Ferrero (Pdl), è stato notificato questa mattina per ordine della Procura di Torino. Si procede per turbativa d’asta. Nell’ambito della medesima operazione sono stati emessi sette ordini di custodia cautelare a carico di sindaci e imprenditori (cinque in carcere, due agli arresti domiciliari).

Agli arresti domiciliari sono finiti Luciano Plat­ter e Marco Cossolo, presidente e segretario di Federfarma Piemonte (Cossolo è anche sindaco di Carignano, un paese della seconda cintura di Torino). Gli ordini di custodia cautelare in carcere riguardano gli imprenditori Piero Gar­barino, Marco Mozzati, Pierluigi Camerlengo e il sindaco di Cavagnolo (Torino), Franco Sampò.

Sono quattro le vicende, fra le quali una relativa alla fornitura di pannoloni (per un valore di 50 milioni di euro) al centro delle indagini svolte dalla Guardia di Finanza di Torino che hanno portato oggi a sette arresti e a un avviso di garanzia (nei riguardi dell’assessore Caterina Ferrero). In quasi tutte le vicende la figura principale – secondo gli investigatori – è Piero Gambarino, consigliere della società di committenza regionale Scr e definito dagli inquirenti “braccio destro dell’assessore”. Le Fiamme Gialle, dirette dal colonnello Carmelo Cesario, hanno lavorato su un appalto per la fornitura di pannoloni (valore 50 milioni di euro) da destinare ai privati: la gara venne revocata con delibera della Giunta regionale, dopo una relazione della Ferrero, in modo che – come risulta agli inquirenti – la commessa venisse affidata, dopo accordi con Federfarma, alle farmacie. Si è indagato inoltre su un concorso per una collaborazione, pilotato – secondo gli investigatori – in favore di un personaggio (ora indagato), su una gara bandita dal comune di Cavagnolo (Torino) e sulle presunte pressioni esercitate su una ispettrice dello Spresal che aveva svolto dei controlli su un imprenditore e culminate nella revoca della qualifica professionale.



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