Comunali: Torino, continua onda lunga del centrosinistra
Aveva doppiato il suo sfidante alla primarie del centrosinistra, si è ripetuto alle Comunali. Con numeri molto simili, 55.3% a fine febbraio 57% oggi, Fassino si è confermato leader con la stessa facilità del suo predecessore, Sergio Chiamparino. Il centrosinistra, forte della coalizione Pd-Moderati-Sel-Idv, ha tenuto saldamente il “Villaggio di Asterix” torinese, per l’ennesima volta inespugnabile dal centrodestra. Michele Coppola, il giovane assessore regionale alla Cultura scelto dal Pdl e sostenuto anche da Lega Nord e La Destra, è rimasto sotto al 30%. Sportivamente riconosce il successo di Fassino, ma non manca di recriminare per la presenza delle liste di disturbo a sostegno dell’omonimo Domenico Coppola, che ha sfiorato il 4% dei consensi. Torino, dunque, ha scelto la strada della continuità. Dopo il decennio Chiamparino, il testimone passa a Piero Fassino, l’ex segretario dei Ds che si è sempre proposto come il nuovo sindaco ideale “per autorevolezza, esperienza e visibilità”, le stesse doti che riconosceva vincenti nel suo predecessore.
Per Coppola il risultato è stato inferiore, nella percentuale, rispetto a quello colto da Rocco Buttiglione, cinque anni fa con il 29,5%. E mentre il Terzo polo resta al di sotto delle sue aspettative, fermo al 5% quando ipotizzava di arrivare al 6-8%, il candidato del Movimento 5 Stelle Vittorio Bertola è il terzo aspirante sindaco più votato. Grazie al 5% delle preferenze, i “grillini” entreranno per la prima volta in Sala Rossa e avranno due consiglieri.
Il Pd festeggia il successo di Fassino e di tutto il partito, ma nella coalizione di Fassino sono stati determinanti anche i Moderati, seconda forza con oltre il 9%; mentre Sel e Idv hanno portato in dote un complessivo 10%, un po’ di più il partito di Vendola, oltre il 5%, un po’ meno quello di Di Pietro, sceso bruscamente dal 9,46% ottenuto alle ultime Regionali. Sull’altro fronte perdono colpi il Pdl e la Lega Nord: l’anno scorso nel capoluogo piemontese il Carroccio raccolse il 10,11% dei voti di lista a sostegno del leghista Roberto Cota alla presidenza della Regione, quest’anno è rimasto sotto al 7% che comunque è un gran balzo in avanti rispetto al risultato delle comunali del 2006, quando si fermò al 2,5%. Il candidato della sinistra radicale, Juri Bossuto, è rimasto sotto al 2%, briciole sono andate agli altri sei candidati a sindaco.