Tav: Regione Piemonte vara legge grandi opere
Il Consiglio regionale del Piemonte vara la legge che tenta di spianare la strada alla Torino-Lione. Dopo cinque settimane di polemiche ed ostruzionismi, l’assemblea ha varato la Cst (legge Cantieri-sviluppo-territorio), uno strumento che si propone di affiancare la realizzazione delle grandi opere a una serie di ricadute per le località interessate. Le opposizioni sono arrivate divise al dibattito finale. Il Pd ha votato con la maggioranza di centrodestra; i cinque no (a fronte dei 43 sì) sono stati dell’Idv, del Movimento 5 Stelle e della consigliera di Per la Federazione-Sinistra Europea. “Il Piemonte è la prima Regione d’Italia a dotarsi di questo strumento”, dice l’assessore ai trasporti Barbara Bonino. Per il Presidente leghista della Regione, Roberto Cota, è “un passo importante sulla via della Tav attraverso il coinvolgimento dei territori interessati”. La Cst è ispirata dalla francese Demarch Grand Chantier. Si prevedono tavoli tecnici per verificare l’andamento dei lavori (con la collaborazione di sindacati e amministrazioni) e misure che valorizzano le aziende e la manodopera locale anche attraverso corsi di formazione specifici; quindi interventi in materia di salute, sicurezza del lavoro, tutela ambientale, offerte abitative e ricettive, fiscalità agevolata.