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14 aprile 2011

Caso Di Modica: Cassazione conferma condanna di Stroppiana

La Corte di Cassazione ha rigettato oggi il ricorso presentato dai legali del filatelico Paolo Stroppiana, condannato dalla Corte d’Assise d’appello di Torino per l’omicidio preterintenzionale di Marina Di Modica, la logopedista torinese scomparsa nel nulla l’8 maggio 1996. Secondo la sentenza di secondo grado, confermata oggi, Marina Di Modica, fu uccisa al termine di un incontro galante che non andò secondo i desideri di Stroppiana. Quest’ultimo, tramite i suoi legali, Aldo Albanese e Mauro Ronco, ha sempre sostenuto che l’appuntamento, annotato su un’agenda dalla vittima, fosse stato annullato. Nel gennaio 2006 Stroppiana era già stato condannato in primo grado a 21 anni per omicidio volontario, ridotti a 14 in secondo grado, nel luglio 2008. La Corte di Cassazione, tuttavia, ordinò di ripetere il processo. “Siamo molto soddisfatti della sentenza – hanno detto gli avvocati Stefano Castrale e Giampaolo Zancan, che rappresentano Gaetano Di Modica, padre di Marina – e riteniamo che sia un piccolo fiore sugli insepolti resti della donna”.

Paolo Stroppiana è stato arrestato in serata a Torino, poche ore dopo la sentenza della Corte di Cassazione che ne ha confermato la condanna a 14 anni di reclusione per l’omicidio preterintenzionale di Marina Di Modica. A fermare Stroppiana sono stati gli uomini della Squadra mobile della Questura del capoluogo piemontese, dove il filatelico è stato portato dopo l’arresto. 



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