È trascorsa una settimana senza notizie di Daniel Busetti. Sabato scorso, in provincia di Bergamo, Daniel provoca un incidente. È convinto che ci siano delle vittime, fugge. Manda un ultimo sms “ho fatto un incidente pazzesco. Addio”. In realtà in quell’incidente ci sono solo feriti lie­vi, ma lui non lo sa. È sotto choc. Domenica sera è a Ivrea. Lo vedono in ospedale. Poi lunedì notte alla Comunità di Damanhur, sulle montagne del Canavese. Martedì an­cora due avvistamenti, fugge a piedi, impaurito. Infine il ritrovamento delle sue scarpe e dei suoi indumenti. Poi più nulla. Centinaia di persone lo cercano nei boschi, il fratello, gli amici lanciano appelli anche attraverso il megafono. Il padre, Pasquale Busetti con l’altro figlio David, è disperato, partecipa alle ricerche senza soste.

E allora dov’è finito Daniel? Qualcuno lo nasconde, gli dà da mangiare e lo tiene al caldo? Continua vivere alla macchia nei boschi, cibandosi di quello che trova o dormendo magari in qualche cascinale abbandonato? Oppure è successa una disgrazia. Nessuno lo sa e le ricerche continuano.

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