Torinese uccisa: funerali a un anno dalla scomparsa
Sono stati celebrati stamani, a un anno esatto dalla scomparsa, i funerali di Marina Patriti, la casalinga torinese rapita e uccisa dall’amante del marito, Maria Teresa Crivellari. La donna è detenuta con le accusa di sequestro di persona, omicidio volontario e occultamento di cadavere. I funerali si sono potuti celebrare solo oggi per la decisione del gip di Torino che nei giorni scorsi ha dissequestrato la salma. Nella chiesa di San Martino a Bruino (Torino), in prima fila, insieme al padre e ai fratelli della donna, c’erano il marito Giacomo Bellorio, e la figlia, Tatiana. “Tutta la comunità parrocchiale – ha detto il parroco, don Massimiliano Azaroli – è colpita di fronte alla tragedia di Marina. Di fronte a tante parole dei mezzi di informazione invochiamo il silenzio di Dio, oggi, dopo tanto tempo, Marina potrà avere la sua degna sepoltura”. Marina Patriti scomparve la mattina del 18 febbraio 2010 dopo avere accompagnato la figlia più piccola a scuola, a Bruino. Secondo la ricostruzione della Procura, fu stordita e rapita da Andrea Chiappetta e Calogero Pasqualino, che la consegnarono a Maria Teresa Crivellari. Quest’ultima la tenne sequestrata per alcune ore nel garage della sua villetta a Sant’Ambrogio di Torino (Torino) e la uccise, probabilmente somministrandole un cocktail letale di farmaci. Il corpo fu poi seppellito in un terrapieno vicino alla stessa villetta, dalla Crivellari e dal figlio, Alessandro Marella, e venne scoperto soltanto nello scorso novembre.