18 MAGGIO 2021- LE CENERI DI EZIO BOSSO AL CIMITERO DI TORINO
Ezio Bosso è nato a Torino il 13 settembre 1971 e in questa città ha vissuto, durante l’infanzia e l’adolescenza in Borgo San Donato, abitando in via Principessa Clotilde; in questa Torino operaia, di immigrazione, raccontava che la sua famiglia era “la sola piemontese di tutto il caseggiato”. Si avvicinò alla musica all’età di quattro anni, grazie a una prozia pianista e al fratello musicista. Ha raccontato di aver conosciuto in conservatorio Oscar Giammarinaro, che in seguito divenne il cantante degli Statuto, e per circa un anno e mezzo suonò con questo gruppo con il nome d’arte di Xico, fin quando ne sarebbe stato cacciato, disse scherzando, “perché producevo troppe note”; con gli Statuto incise l’album di esordio Vacanze.
A 16 anni esordì come solista in Francia e incominciò a girare per le orchestre europee. Fu l’incontro con Ludwig Streicher a segnare la svolta della sua carriera artistica, indirizzandolo a studiare Composizione e Direzione d’Orchestra all’Accademia di Vienna.
La sua musica è stata commissionata o utilizzata da importanti istituzioni operistiche: Bosso ha scritto anche musica da film, lavorando con Gabriele Salvatores per cui compose le colonne sonore di Io non ho paura, Quo vadis, baby? e del più recente Il ragazzo invisibile.
Visse dividendosi tra Londra, dove ha ricoperto il ruolo di direttore stabile e artistico del The London Strings, e Bologna, ove è stato direttore principale ospite del teatro comunale; non mancava di tornare a Torino, dove collaborava a progetti sociali e divulgativi.
Nel 2014, con la sua Fantasia per violino e orchestra, avviò la sua collaborazione alla testa della London Symphony Orchestra, con Sergej Krylov al violino solista, musicista con il quale nasce un intenso sodalizio. Nel 2015, l’Università Alma Mater di Bologna gli commissionò una composizione dedicata alla Magna Charta delle Università Europee, composizione che contiene il primo inno ufficiale di questa istituzione.
The 12th Room, il suo primo disco da solista, è uscito il 30 ottobre 2015.
Nel 2011 aveva subito un intervento per l’asportazione di una neoplasia cerebrale e fu anche colpito da una sindrome autoimmune neuropatica. Le patologie inizialmente non gli impedirono di continuare a suonare, comporre e dirigere. La malattia neurodegenerativa peggiorò poi al punto tale da costringerlo, nel settembre 2019, alla cessazione dell’attività di pianista, avendo compromesso l’uso delle mani.
È deceduto il 15 maggio 2020, all’età di 48 anni, nella sua casa di Bologna I funerali si sono svolti in forma strettamente privata, per volere dei familiari; il suo corpo è stato cremato e le ceneri, dopo un anno, sono state tumulate nel Cimitero Monumentale di Torino